L’appassionato di moto da
fuoristrada d’epoca prima o poi è costretto a confrontarsi con la sostituzione
del filtro dell’aria.
I filtri delle nostre
“mangiapolvere” erano solitamente realizzati all’origine in una particolare
spugna resistente ai lubrificanti e alla benzina, con cellule più o meno aperte
e con densità differenti in funzione del tipo di “lavoro” che dovevano svolgere.
Se si prevede un impiego della moto su terreni asciutti e polverosi le celle
dovranno essere più chiuse per impedire il passaggio alle particelle di polvere
molto fini, al contrario per un utilizzo in ambienti più umidi e comunque con
scarsa presenza di polvere è possibile sfruttare un filtro con celle più aperte
che consentono un maggior flusso d’aria, ma in linea di massima si tende ad
utilizzare spugne a cellule aperte con densità differenziata che assicurano
un’adeguata protezione in ogni condizione, ovvero nei confronti di polvere o
fango indifferentemente.
La reale difficoltà però non è
quella di scegliere la tipologia di filtro, su cui tutti abbiamo le idee molto
chiare, bensì quella di reperire il ricambio per moto ormai fuori produzione da
tempo, per cui se non riusciamo a trovare il filtro originale o compatibile non
abbiamo altra scelta che quella di provare con il fai da te.
Personalmente ho all’attivo
qualche esperienza con diverse tipologie di filtri realizzati per le mie moto e
di alcuni amici. Nello specifico ho realizzato i filtri per Fantic trial,
Aprilia 320 trial Sammy Miller, Garelli 320 trial, Valenti 80 cross 1984, Cagiva
wmx 125 1983.
Vediamo insieme quale deve essere
l’approccio con la realizzazione di una ricostruzione del nostro filtro che si
sta sbriciolando o che addirittura non esiste più.
La prima cosa da fare è
verificare lo stato del filtro da sostituire, valutando attentamente il tipo di
materiale che lo costituisce. Se il filtro si dimostra molto degradato cercare
di maneggiarlo con estrema cura evitando di sbriciolarlo prima di aver almeno
rilevato la forma, le misure e la composizione del/i materiali filtranti.
Se il filtro malauguratamente
giace sul fondo della cassa filtro sotto forma di polvere più o meno fine,
oppure non è presente non scoraggiatevi, cercate invece di trovare chi ha una
moto come la vostra e vi può inviare immagini e misure del filtro che la
equipaggia oppure cercate la prova del modello su una rivista specializzata
dell’epoca (solitamente il filtro era un elemento che veniva ritratto nel corso
dei test ).
Nel caso non riusciste a trovare
nulla di utile fate ricorso al vostro genio e alla vostra fantasia cercando di
interpretare al meglio le esigenze della vostra moto, disegnate prima sulla
carta il vostro modello di filtro, ritagliatelo e assemblatelo con del nastro
adesivo e provate ad alloggiarlo nella cassa filtro per valutare la necessità
di eventuali modifiche di adattamento.
Una volta effettuati tutti i
controlli di cui sopra procuratevi il materiale necessario a costruire il nuovo
filtro, tenendo presente che la lista della spesa può essere più o meno lunga
in funzione del tipo di elemento che dovremo realizzare.
La lista dei materiali (variabile as econda del tipo di filtro da
realizzare):
·
Spugna per filtri aria in fogli (porosità fine –
media – grande)
·
Spugna per filtri aria in fogli a doppia densità
(porosità)
·
Colla idonea allo scopo: a caldo, colla
policloroprenica, spray o altra specifica per gomma piuma. Si può anche
ricorrere alla giunzione per contatto a caldo (1)
·
Filo da pesca sezione grande (la sezione
generosa del filo consente di cucire senza l’impiego di un ago)
·
Filo metallico e altro materiale per realizzare
l’eventuale gabbia portafiltro (nel caso mancasse anche questa)
·
Rondelle in plastica
·
Gomma porosa per guarnizioni (si trova in
vendita a metri)
·
Fustelle per eventuali forature da praticare
sulla spugna del filtro
A questo punto siamo pronti per
operare fino ad ottenere il ricambio che consentirà alla nostra vecchia
mangiapolvere di tornare a far cantare il motore in tutta sicurezza come un
tempo.
Procedimento
Per prima cosa, se il filtro
vecchio lo consente, sezioniamolo separandolo con accuratezza nel sue diverse
parti.
Utilizziamole una ad una per
ritagliare altrettante parti corrispondenti dai fogli di spugna di identica
porosità.
Assembliamo le parti nell’ordine
corretto utilizzando il sistema di unione che riteniamo più adeguato (a questo
scopo terremo in considerazione il sistema di montaggio e le eventuali
componenti che potranno influire sulla tenuta delle giunzioni), ricorrendo se
sarà il caso alla cucitura.
Nel caso di filtri a cappello da
posizionare su apposita gabbia con foro di fissaggio superiore, è opportuno
incollare sulle due facce (interno\esterno) del cappello due rondelle in
plastica o gomma contrapposte che impediranno al foro di non cedere sotto la
pressione del dado di fermo.
Nel caso di filtri con supporto
in gomma (ne ho realizzato uno per l’Aprilia trial 320 con motore HIRO) si
parte dal basamento accuratamente ripulito e sgrassato su cui ricostruire il
filtro in spugna che si fisserà alla base portante in gomma utilizzando la
colla e procedendo nel modo rappresentato nell’immagine seguente.
Ritagliare sul foglio di gomma spugna per filtri la sagoma del supporto (fig.
1)
Realizzare la parte verticale del filtro incollando la gomma
piuma sul perimetro interno della base in gomma (fig.2)
E’ possibile realizzare un
Quindi incollare il cappello ottenuto dal ritaglio sulla
sommità del filtro sigillandolo.
Nota: per la mia realizzazione ho utilizzato spugna a doppia
densità per il cappello e a celle chiuse per il perimetro.
Vedremo in seguito come realizzare un filtro classico per
moto da cross da applicare su gabbia di supporto.