Il trial di alcuni anni fa, quello classico per intenderci, era una disciplina motociclistica con quel "retrogusto" tipicamente british che, in un certo qual modo, accomunava il suo pubblico a quello del tennis, infatti durante l'esecuzione di una prova si ascoltavano solo il rumore della natura e quello della moto condotta dl pilota sempre concentratissimo.
Oggi invece, in funzione di zone sempre più difficili e pericolose, che impegnano piloti e mezzi ben oltre le più comuni leggi della fisica di base, c'è l'assistente che si sposta da un punto all'altro della zona agitandosi, sbraitando ed incitando il concorrente che riesce a far "volare" la moto da un ostacolo all'altro.
Peccato che ci sia questa confusione come è un peccato che le moto siano cambiate così tanto da diventare qualcosa di esclusivamente specifico per l'uso agonistico perdendo quell'aura magica che avevano un tempo di mezzi per tutte le occasioni che, all'occorrenza, rivelavano doti nascoste impensabili. Peccato che il trial si sia così allontanato dalla sua vera essenza, ma fortunatamente c'è quello "antico", quello d'epoca.