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venerdì 23 ottobre 2015

IL BOMBOLINO


La comparsa di questo componente tanto semplice quanto efficace la si deve ai tecnici nipponici della Yamaha che negli anni ’80 idearono questo accessorio per migliorare le prestazioni dei loro propulsori.
Il “bombolino” consente di sfruttare i gas incombusti ed è costituito da un piccolo serbatoio che funge da camera di recupero degli stessi. Questo serbatoio si interpone tra il carburatore e l’aspirazione del cilindro ed è collegato al collettore di aspirazione tramite un condotto diretto.
Non bisogna certo attendersi miracoli da questo apparato che garantisce però un’accelerazione più pronta ed immediata e l’aumento della coppia, pertanto  vediamo come si può realizzare facilmente questa modifica per le nostre veterane:
1.     Smontiamo il collettore di aspirazione dal cilindro e dopo aver praticato un foro su di esso filettiamolo ed applichiamo un innesto per tubetti di alimentazione.
2.     Procuriamoci un contenitore in plastica delle dimensioni di una lattina per bibite dotato di tappo a vite.
3.     Foriamo il tappo e applichiamo un innesto analogo a quello innestato sul collettore di aspirazione.
4.     Colleghiamo il “bombolino” appena realizzato con il collettore di aspirazione mediante un tubetto del tipo impiegato per il carburante con la particolare attenzione che questo sia il più spesso possibile e non risulti troppo flessibile affinché non sia soggetto a palpitazione durante la fase di aspirazione, inoltre è consigliabile cercare di posizionare il “bombolino” quanto più vicino si riesca al collettore di aspirazione in modo tale da utilizzare un tubo di raccordo il più corto possibile.
Quando accenderemo il nostro motore equipaggiato con il nuovo accessorio constateremo che la carburazione dovrà essere regolata nuovamente ma ciò non dovrebbe rappresentare particolari difficoltà.
La nuova regolazione sarà necessaria perché durante la fase di aspirazione dal “bombolino” saranno richiamati completamente i gas incamerati  lasciando il sistema in una sorta di condizione di depressione fintanto che la valvola di aspirazione non si chiuderà nuovamente. In quel preciso istante per differenza di pressione i gas che si trovano in fase di stallo nel collettore di aspirazione, che in condizioni normali sarebbero soggetti a condensazione risultando assai meno esplosivi, saranno riaspirati dal “bombolino” e pronti per essere riutilizzati nella successiva fase.
L’utilizzo di questo sistema migliora ovviamente l’utilizzo del motore ai medi regimi quindi il suo utilizzo migliore si avrà nei tracciati più lenti e tecnici e nel fuoristrada regolaristico.