L’azienda deve il suo nome
all’abbreviazione del cognome della signora Aspesi, moglie del titolare
Terodosio Sorrentino.
La Aspes dopo un primo
periodo di rodaggio, nemmeno poi lungo, approdò al settore del fuoristrada con
la realizzazione del modello Cross Special del 1968 che fu una diretta
evoluzione di un primo precedente tentativo denominato Cross T.
L’evoluzione proseguì fino
agli anni settanta quando nacque l’Aspes Apache 125, una moto equipaggiata con
componentistica italiana di qualità come le forcelle Ceriani e dotato di un
motore Maico da quasi 20 cavalli, inoltre con l’Apache la Aspes diede il via
alla fortunata ed apprezzata serie di motociclette da fuoristrada identificate
con i nomi di famose tribù dei nativi americani.
I modelli si susseguirono uno
dopo l’altro con la produzione di Cheyenne, Fox, Hopi, Navaho, HF e anche di un
modello trial 125 motorizzato Franco Morini.
La mitica casa gallaratese
regge bene il confronto con la concorrenza fino ai primissimi anni ottanta
quando dopo un periodo critico cede definitivamente le armi nel 1982.
Aspes rimane comunque nel
cuore di tutti gli italiani che hanno trascorso la loro gioventù tra i mitici
anni ’70 e ’80 e che riescono ancora a ricordare perfettamente l’inconfondibile
suono di quelle indimenticabili moto italiani.