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lunedì 27 maggio 2019

Quando il trial era magico...e quasi esclusivamente italiano 1975 - 1985

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Dalla metà degli anni 70 alla metà degli 80 il trial ha vissuto la sua età d'oro.

Dieci anni di quello che, personalmente, ritengo il vero trial nel suo aspetto più genuino e in tutte le sue sfumature.

Uno sport motociclistico che in quegli anni poteva essere visto come una danza tanto elegante ed armoniosa quanto difficile da praticare, capace di ammaliare tutti. 

Uno sport che coniugava perfettamente la prestanza fisica degli atleti (basta guardare il filmato per comprendere che non si è di fronte a semplici piloti motociclisti ma a veri e propri atleti) con le prestazioni del mezzo meccanico.

Uno sport in cui il mezzo meccanico, pur rivestendo un ruolo primario non infastidiva lo sguardo di chi lo osservava muoversi tra ostacoli naturali, condotto abilmente dal motociclista che, con movenze "educate" riusciva a fargli superare le asperità più impegnative con la naturalezza di uno stambecco.

Una disciplina motociclistica nella quale, credo di poterlo dire senza alcuna presunzione, la figura mitologica del "centauro" si configurava in quella che si poteva considerare la sua moderna evoluzione.

Questo è quello che ancora oggi considero il "TRIAL" e su cui vorrei che riflettessero i costruttori di motociclette e gli organizzatori di manifestazioni ad esso dedicate affinchè questa spettacolare e magica disciplina motociclistica possa tornare ai fasti di quel decennio ormai storico, quando l'Italia vantava decine di case motociclistiche che producevano le migliori moto al mondo, esportandole ovunque insieme ad un'infinità di accessori di ogni genere, dal tecnico all'abbigliamento specialistico.

Eravamo primi e se solo ci credessimo ancora potremmo tornare ad esserlo.

Fausto Piombo

sabato 18 maggio 2019

La carta stampata si è accorta di due realtà del web che dedicano il loro spazio e il loro tempo al fuoristrada d'epoca

L'inchiostro fresco, un mensile d'informazione diffuso tra il Basso Piemonte e l'Appennino Ligure alle spalle di Genova e Savona, ha dedicato le pagine centrali del suo numero di maggio al mondo delle moto da fuoristrada d'epoca.

Nell'articolo a firma di Giacomo Piombo sono stati citati il forum "Rugginose" e il blog "mangiapolvereoldirtbike", entrambi dedicati al fuoristrada d'epoca a due ruote.

Sia il forum Rugginose sia il blog mangiapolvereoldirtbike ringraziano la redazione dell'inchiostro fresco.

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mercoledì 1 maggio 2019

Seconda prova Campionato Italiano Regolarità d'Epoca Vesime (AT)

Domenica 14 aprile 2019 si è disputata nel Comune di Vesime (AT) una bella gara di regolarità d’epoca valida per il campionato italiano FMI.
La manifestazione, organizzata dal Moto Club Acqui Terme, è iniziata sotto un cielo plumbeo che non lasciava presagire nulla di buono ma fortunatamente, salvo un breve acquazzone all’atto della partenza, il meteo ha concesso il regolare svolgimento delle varie prove speciali e la conclusione della gara senza particolari problemi.
Al via sul viscido e insidioso fondo sintetico di un campo da calcio si sono schierati 267 piloti partenti, dei quali 192 sono riusciti a raggiungere il traguardo finale. Tra loro molti nomi famosi nel panorama regolaristico quali Gritti, Gagni, Meroni, Bettoni, Walter Testori e altri ancora.
La classe A1 ha visto vittorioso Roberto Cancelli in sella ad una Ancillotti, in A2 Enzo Vescia si è confermato con la Gilera, in A3 si è imposto Roberto Maroni su KTM.
Successo per Paolo Sala su Zundapp in A4 e per Fabio Parrini primo su Ktm in A5, mentre in B2 Alfredo Gamba in sella ad una Moto Morini ha vinto precedendo Alessandro Gritti e Pietro Gamba.
Nella B3 vittoria di Gianluca Beccantini  su Honda, nella C1 Angelo Ceribelli è davanti a tutti su Fantic Motor, nella C2 Piero Gagni è primo su Fantic  e Massimo Parrini si aggiudica la categoria C3 su Ancillotti.
La classe C4 vede vincitore Michele Lorenzetti su Ktm e la  C5 va per pochi centesimi a Francesco Guerini in sella alla KTM, la C6 va a pieno titolo a Marco Calegari su KTM mentre in D1 Federico Fregnan sale sul gradino più alto del podio alla guida di una stupenda Fantic  ed infine Giorgio Nembrini su Puch si aggiudica la categoria D2.
Giacomo Piombo

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