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mercoledì 28 giugno 2023

KICK START, una variante del trial molto divertente

 


Il kick start è una specialità del trial inglese, di cui non sono riuscito a trovare tracce più  recenti della fine degli anni 80, in cui i piloti si sfidavano su un percorso ad ostacoli da completare nel minor tempo possibile, accumulando il minor numero di penalità.

Questa variante, a differenza del trial classico dove la sfida avviene sulla somma delle penalità assegnate ai piloti nelle varie zone che formano il percorso, assomigliava molto alle gimkane, o gincane, in voga anche in Italia negli anni 50 fino alla fine al 1978.

La peculiarità di questo genere di prova risiedeva nella capacità del pilota di interpretare le varie zone eseguendole senza potersi fermare a riflettere per decidere la tecnica più adeguata al superamento degli ostacoli, proprio come se stessero affrontando un circuito in lotta con i concorrenti, virtuali inseguitori o inseguiti.

Solitamente le prove di kickstart si svolgevano su percorsi formati da zone naturali all'interno delle quali venivano predisposti anche ostacoli artificiali. Questa specialità esaltava molto le doti di versatilità delle moto da trial cisteuite proprio fino agli anni 90, che potevano essere impiegate tanto nel superamento di ostavoli impegnativi, richiedenti equilibrio unito a bassa velocità e trazione, quanto in percorsi veloci con carattetistiche tipiche della regolarità o del motocross ed abche sulle strade asfaltate e nel traffico urbano. Oggi purtroppo le moderne motociclette da trial sono cambiate ed hanno cambiato anche il modo di praticare il trial, allontanado questa disciplina da quella che è sempre stata dalla sua nascita per tanti decenni. Credo che in questa trasformazione si possano individuare i motivi che fanno sempre più apprezzare dagli appassionati il trial classico o trial d'epoca o ancora vintage o a l'ancienne a seconda del paese in cui ci si trovi.

Di seguito alcuni video che meritano di essere guardati, buona visione.

Kick start trial 1982

Kick start trial 1986

 

venerdì 23 giugno 2023

Sostituzione cuscinetti asse mozzo Grimeca trial

Durante il restauro conservativo di un Fantic 240 trial del 1982 ho riscontrato un gioco evidente sull'asse della ruota posteriore ed ho sostituito i coscinetti. Non avevo mai eseguito la sostituzione su questo modello di mozzo ed ho chiesto consigli agli amici del forum Rugginose che mi hanno indicato come procedere senza commettere errori.

Come faccio di solito ho documentato i vari passaggi che pubblico di seguito in modo che possano essere utili ad altri che come me non hanno mai eseguito questo intervento.

Per prima cosa va rimosso il corteco dal lato più stretto del mozzo

Quindi sul lato opposto, quello dove va alloggiato il portaceppi, rimuovere con una pinza idonea il seeger

Scaldare con un phon da carrozziere il bordo del mozzo che ospita il cuscinetto.Introdurre dal lato stretto un perno sufficientemente lungo da arrivare ad appoggiarsi sul cuscinetto del lato opposto, quindi tenedolo inclinato spostare lateralmente il distanziale interno ed appoggiarlo sul cuscinetto e, utilizzando un martello, assestare alcuni colpi decisi, fino a far uscire fuori il cuscinetto


Insieme al cuscinetto uscirà anche il distanziale

Ripetere l'operazione per estrarre il cuscinetto del lato opposto (in questo caso sarete facilitati dal fatto che il distanziale non è più presente all'interno del mozzo)



Estratto anche il secondo cuscinetto ripulite accuratanmente l'interno del mozzo, le sedi dei cuscinetti ed il distanziale



Scaldate con il phon da carrozziere la sede del cuscinetto della parte più stretta del mozzo (l'immagine si riferisce al lato portaceppi ma ricordate che è tassativo iniziare da quella più stretta)

Prendete il cuscinetto che avrete fino a quel momento conservato nel freezer e posizionatelo sul bordo della sede

facendo attenzione che non perfettamente in asse con la sede (se dovesse entrare storto sarebbe un vero problema)
 

Appoggiate il vecchio cuscinetto su quello nuovo ed iniziate a battervi sopra per farlo entrare in sede sempre facendo in modo di introdurro perpendicolarmente e mai storto (il cuscinetto vecchio conviene sempre smerigliarlo con la mola abrasiva  in modo che non rimanca anch'esso in sede assieme a quello nuovo)

Passate al lato grande del mozzo (portaceppi), introducete il distanziale con la parte che riporta i due anelli rivolta verso il lato stretto

 

e ripetete l'operazione di introduzione dopoaver scaldato la sede sul mozzo e prelevando il cuscinetto dal freezer un istante prima di introdurlo.

Terminata l'operazione inserite il seeger nella scanalatura 

Cospargete del grasso per cuscinetti sugli stessi e inserite il corteco su quello del lato più stretto


sabato 10 giugno 2023

Un supporto per la centratura delle ruote semplice ed economico, ma funzionale

Come anticipato nel post precedente pubblico di seguito le immagini del supporto completato.

Si tratta di una realizzazione eseguita utilizzando materiale di scarto avanzato da altre precedenti lavorazioni. 

Non sarà un modello di estetica e perfezione ma l'ho costruito a costo zero e soddisfa pienamente le mie esigenze.





Ecco il risultato della centratura della ruota posteriore del





domenica 4 giugno 2023

Sostituire un raggio strappato e ripristino centratura del cerchio

Nella ruota posteriore di uno dei miei fantic 240 da trial si è strappato un raggio, pertanto ho pensato di documentare l'intervento di sostituzione e successiva centratura del cerchio.

La ruota è composta da un cerchio in alluminio Akront bollino giallo ed un mozzo conico Grimeca assemblati con 36 raggi.

 






Dopo aver ripulito l'alloggiamento della testa del raggio sul mozzo infilare il raggio rispettando l'incrocio degli altri raggi posizionati sulla stessa serie di fori.

 
 Quindi avvitare a mano il nipple sulla parte terminale del raggio

A questo punto è necesario procedere al ripristino della centratura del cerchio: per questa operazione si può riposizionare la ruota sul forcellone della moto e, utilizzando una matita da disegno od un cacciavite quali riscontri, verificare i punti in cui intervenire con la registrazione della tensione dei raggi, ovviamente portando prima il raggio appena inserito +/- alla stessa tensione degli altri (valutare la tensione stringedo le coppie di m raggi tra pollice ed indice o facendoli risuonare battendovi sopre la chiavetta tiraraggi).

Per questa occasione, dato che da tempo meditavo di farlo, ho realizzato un cavalletto regolabile recuperando degli scarti di ferro avanzato da vecchi lavori, e l'intervento di centratura e campanatura è risultato ben più agevole rispetto all'intervento eseguito sul forcellone.




Il risultato finale è stato soddisfacente ed il cerchio risulta centrato ed equilibrato ed in un post successivo documenterò la fase di centratura laterale e verticale ed anche i particolari del cavalletto regolabile che ho realizzato e che nelle immagini, pur essendo fuunzionante, è ancora da rifinire esteticamente.